Meditazione biblica

 

Evangelo di Luca Cap. 8:40-42 e 49-56


Gesù andò nel paese dei Gadareni per annunciare l'Evangelo anche in quelle zone non appartenenti al territorio d'Israele. Appena sbarcato si trovò di fronte un uomo posseduto da una legione di demoni il quale, dopo alcune traversie, fu liberato da Gesù e mandato a casa sua a raccontare le grandi cose che il Signore aveva fatto per lui. Al suo ritorno a Capernaum il maestro fu subito avvicinato da Iairo, capo della sinagoga, il quale aveva un grosso problema: sua figlia era gravemente malata e stava per morire. Non c'era un istante da perdere, già l'attesa era stata lunga mentre Gesù era nella Decapoli ma, per strada, le cose peggiorarono. Gesù, infatti, si imbatté in un donna afflitta da emorragie, che rallentò il corteo, ma Egli portò guarigione e salvezza anche a  quella donna. Quando il cammino riprese una terribile notizia si abbatté su Iairo. Quella notizia che che egli si aspettava ma che voleva allontanare da sé arrivò. E Iairo, che con tanta fede aveva atteso per tanto tempo che Gesù tornasse, attraversò diversi e controversi stati d'animo passando, innanzitutto, DALLA FEDE ALLO SCORAGGIAMENTO. Quella fede che gli aveva permesso di attendere pazientemente il ritorno di Gesù ora non c'era più: di fronte alla morte della bambina lo scoraggiamento e lo scoramento si impadronirono di lui, non c'era più nulla da fare. Ma lì con lui c'era Gesù e quando il maestro parlò al suo cuore dicendogli di AVERE FEDE E DI NON TEMERE lo stato d'animo di Iairo passò DALLO SCORAGGIAMENTO ALLA SPERANZA perché le parole di Gesù riaccesero la speranza nel suo cuore. Egli pose tutta la sua fede in Gesù sapendo che dinanzi a lui aveva LA SOLUZIONE al suo problema. Ora poteva recarsi speranzoso e certo a casa sua e quando arrivarono, ed assistettero al miracolo che Gesù aveva compiuto, lo stato d'animo di Iairo passò dalla semplice SPERANZA ALLA GIOIA in quanto ciò a cui assistette lo lasciò stupefatto poiché ciò che aveva visto andava ben al di là di ciò che pensava. Il rivedere sua figlia "nuovamente" viva lo inondò di gioia.
L'esperienza di Iairo è comune a tante nostre esperienze fatte in situazioni simili o analoghe poiché a volte la
FEDE vacilla ma è proprio in quei momenti che Gesù parla ai nostri cuori e ci dice "NON TEMERE SOLO ABBI FEDE", ed allora la speranza si riaccende nell'opera che il Signore sta per fare e che lascerà stupefatti, sbigottiti e gioiosi ognuno di noi. Che Dio ci benedica e fortifichi la fede di noi tutti.

 

Francesco ALBORETO

Contatore accessi gratuito